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Macfrut: perchè trasferire con questi risultati?

     Giugno 28, 2017   No Comments

di Paolo Bonavita

Ho seguito con interesse il dibattito che si è aperto sulle prospettive future di Macfrut e mi sembra che al momento esso stia degenerando in una polemica che non favorisce uno sbocco utile alla città. Nella mia lunga esperienza personale all’interno del Consiglio di Macfrut , poi come amministratore comunale ed ora come semplice cittadino, mai la nostra Fiera era stata trascinata in polemiche così violente : credo che qualcuno debba chiedersi perché accade oggi quello che avevamo evitato saggiamente nel passato.  Oggi si vuole chiudere una fase e aprirne una nuova trasferendo l’attività fieristica fuori da Cesena (Bologna è la vera destinazione, le altre ipotesi sono solo diversivi!) sulla base di valutazioni che non possono essere accettate a scatola chiusa ma valutate e discusse senza preconcetti.

Si afferma che Macfrut abbia un indotto sulla Città quasi irrilevante: il nuovo Presidente Piraccini ha calcolato che per alberghi, locande, B&B, ristoranti e accessori compresi, l’indotto sommi a circa 600.000 Euro. Se questo fosse il parametro sul quale calcolare i benefici per la città non avrebbe molto senso, nonostante i tempi di dura crisi, la ribellione che cresce contro quella che viene percepita come una svendita ai danni della città. Il nuovo presidente Piraccini, per esperienza di lavoro, non può non sapere che non sono queste le cose sulla base delle quali si parametra il “ valore “ di una fiera: al contrario deve valutarsi il ruolo che Macfrut ha avuto e può avere anche in futuro nel processo di crescita della cultura d’impresa  e della economia dei territori di riferimento. Con la stessa logica, conteggiando camere affittate, cappuccini e panini venduti,  non si giustificherebbero gli ingenti investimenti fatti dalle precedenti Amministrazioni comunali per importanti insediamenti universitari : ci dobbiamo aspettare nel futuro prossimo la chiusura delle facoltà cesenati meno produttive?

Si afferma ancora che il futuro è incerto e volgerà sicuramente al peggio, così come segnala l’edizione 2014: -4,5% dello spazio espositivo, -9,9% del fatturato passato da 2.545.000 a 2.290.000 Euro. Vero ma Macfrut è ancora l’unica fiera in attivo mentre le altre scaricano le proprie perdite sui bilanci degli Enti pubblici proprietari. Ci si dimentica poi di completare l’informazione spiegando come può essere destinata ad una crisi prossima una fiera che nel 2014 ha aumentato da 88 a 123 gli espositori stranieri (+ 40% !) con la presenza di paesi importanti quali Cina, India, Brasile, Francia, Israele, Spagna, Turchia, ha accolto 60 delegazioni con 6000 visitatori stranieri certificati e registra la presenza di tutte le Regioni Italiane aumentando gli espositori da 820 a 847. Una fiera che in tempi di crisi generale ottiene questi risultati perché deve essere trasferita a Bologna o da qualsiasi altra parte?

Si dice infine che la concorrenza sul piano della logistica e degli spazi della Fiera di Verona (5-7 Maggio 2015) e di Milano Fiere (20-22 Maggio ) che sfrutterà EXPO 2015 non può essere sostenuta da Macfrut. Per quanto attiene Milano, EXPO si tiene una volta ogni secolo e non può essere questa una ragione per chiudere o spostare tutte le altre fiere d’Italia. Per Verona posso confermare che la concorrenza fra le due fiere è nata con la nascita stessa di Macfrut e non ha impedito la crescita progressiva della nostra fiera. Mi sento di poter sostenere che il problema delle fiere specializzate non sono gli spazi espositivi ma la possibilità di utilizzo di spazi con servizi informatici adeguati da mettere a disposizione degli operatori economici. Bene anche le proposte di investire in settori complementari  oggi non presenti in MacfrutT e/o altre manifestazioni di sostegno come quelle proposte nel corso del dibattito.

Per concludere, quasi tutti ricoprono l’ex Presidente Scarpellini con elogi e manifestazioni di gratitudine, salvo poi dichiarare alla stampa – da parte del nuovo Presidente – che “ Macfrut è sempre più un evento regionale invece che internazionale. Più salone che business“. Alla faccia degli elogi caro Scarpellini!  Strano questo salone regionale con tanta partecipazione internazionale. Il nostro Sindaco ha preannunciato di accogliere le richieste delle minoranze e di portare l’argomento in Consiglio Comunale: meglio sarebbe stato farlo prima ed evitare l’impressione che si è cercato di imporre il fatto compiuto. Impressione diffusa ormai anche nel partito del Sindaco , così come evidenziato da alcuni autorevoli esponenti del PD ai quali forse vale la pena di rispondere nel merito e non con reazioni di fastidio.

  •   Published On : 7 anni ago on Giugno 28, 2017
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  •   Last Updated : Giugno 28, 2017 @ 9:14 am
  •   In The Categories Of : Politica Locale

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