Andiamo a votare il 13 e 14 aprile con il sistema elettorale più antidemocratico e partitocratico che ci sia. In pochi decideranno i candidati e la formazione delle varie liste di partito. Non si potranno scegliere i candidati. Si può solo votare una delle liste o non votare. È una schifezza.
Una democrazia così povera e con così poca libertà la si trova solo in qualche paese sud americano o in via di sviluppo. Si parla di riforme?
Occorrerà fare la riforma delle riforme, e cioè ridare alla nostra democrazia la possibilità di essere veramente tale, e occorrerà rimettere in circuito quelle molte libertà che ci sono state tolte e che abbiamo colpevolmente lasciato che ci togliessero. Sì, perché il grande male dell’Italia non è solo una politica che fa letteralmente schifo. C’è di più. C’è che siamo un popolo che da questo punto di vista, quello politico e democratico, fa esso stesso schifo. La politica non è altro che lo specchio del popolo che la esprime. E non si dica che il popolo, poverino, è solo prevaricato e vittima di questa prevaricazione. C’è tale pochezza di popolo che esprime una tale pochezza di politica che si avvale e si adatta alla pochezza del popolo per mantenersi e conservarsi. Singolarmente ci indignamo anche, e crediamo di essere parte estranea a questo popolo imbelle. In realtà mugugnamo. E non facciamo un cazzo per cambiare. Non ci sognamo nemmeno di impegnarci un poco per cercare di cambiare.
Ben ci sta la minestra oscena che dobbiamo ingurgitare. Non è vero che tutti facciamo schifo, in verità. Ci sono anche quelli che davvero un qualche serio impegno cercano di produrlo, ma sono pochi. Una minoranza e peraltro nemmeno organizzata. Questo paese sembra destinato a non avere mai quella rivoluzione culturale che via via seguendo le diverse epoche avrebbe avuto bisogno di avere. Di cui ha bisogno pure oggi, ma della quale non si vede neppure il minimo accenno. Uno dice “ rialzati Italia” e l’altro risponde che l’Italia è già rialzata che deve “rialzarsi la politica”. Il vero problema è che il popolo italiano dorme. Bisognerebbe dire “ SVEGLIATI POPOLO”. Questo sì: svegliati e destati, che è ora! Sarebbe ora! E se invece si dirà che è già sveglio, allora vuol dire che della schifezza di cui si lamenta è l’artefice principe che lascia che essa corra e si dspieghi. È facile vergognarsi spesso e di qualcosa solo guardando altrove. Guardiamoci allo specchio e non solo per impbelletarci che è quello che oramai facciamo in esclusiva. Guardiamoci allo specchio per vederci e per scoprirci. Potrebbe cominciare così una benefica e vera rivoluzione culturale. Ma dovremmo avere la capacità, la volontà ed il coraggio di indignarci. Proprio a partire da quello che vediamo allo specchio. Sarà?
- Montanari