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Serve un colpo di vita politico

     Giugno 28, 2017   No Comments

di Elena Baredi

“La lontananza che rimpicciolisce gli oggetti perl’occhio, li ingrandisce per il pensiero”.
Prendo apretesto questo aforisma di Schopenhauer per concentrarmi su una idea, capovolta rispetto allaconsumata elaborazione del “facciopolitica, mi occupo di fare cose” che propone la necessità – ad oggi – chenella nostra città (ma il discorso varrebbe anche per il livello nazionale),prima dell’elenco delle cose da fare si elabori un pensiero ingrandito sulla idea di città che abbiamo.
E una idea dicittà riguarda i rapporti tra le persone, tra le persone e la produzione dibeni, di risorse e di servizi, tra le persone e le attività economiche eculturali.
Di tutto ciòdeve occuparsi la politica; non da sola e non in setting autoreferneziale, non da sola soprattutto quando la crisiche ci coinvolge riguarda oltre che ilpiano economico quello più largo della identità.
Pensare – dunque– prima di tutto la politica. E ilcentro-sinistra.
Ridare sensoalla parola politica è sfida ambiziosa ma essenziale per riprendere in mano ildestino di ciascuno di noi a cominciare da questa nostra città. Per unaoperazione che riguardi la sostanza vera della politica e non una puraoperazione di cosmesi.
Siamo quasi ametà mandato della seconda legislatura del Sindaco Paolo Lucchi. E se è veroche i bilanci si possono fare ogni giorno, mese dopo mese, è pur vero che èquesto il tempo in cui occorrerà pur riflettere sul 2019.
C’è bisogno di una invasione di campo capace di una“eccedenza democratica” pronta a ribaltare i tavoli ingessati del ceto politicoin cerca di auto riproduzione: io sento che è questa la priorità, lo sguardocapace magari di rimpicciolire gli oggetti ma di ingrandire il pensiero.
Il centro-sinistra fu vincente e capace di garantire in questanostra terra un buon livello della qualità della vita. Oggi esso rischia diapparire, quando non defunto, casta e portavoce di interessi di pochi. Negare questo significa rassegnarsi ad unavittoria o della destra neppur moderata o della inettitudine e incapacità delM5S. Ma certo non è più sufficiente la politica come l’abbiamo fin quiconosciuta; essa è in crisi di afasia quasi totale e spesso portatrice di unbalbettio inconcludente. Sarà tempo, forse, di stringere un patto sullacomplessità che stiamo vivendo, che sia capace di far incontrare le forze piùvivaci della nostra città per tentare di fare buona sintesi e giustaprogettualità per il futuro.
Lo dico e loscrivo con molta nettezza ma senza amplificazioni esagerate: il monocolore Pdche governa la nostra città non solo pare sconnesso con la vita vera, ma purecon le inquietudini e le necessità più semplici. Non fa bene alla città, né alcentro-sinistra la torre d’avorio, pur crepata, entro la quale avvengono lediscussioni e i confronti. C’è la necessità di un confronto pubblico sulle questionipiù urgenti; c’è la necessità che il dibattito e anche il conflitto sui temisia riportato ad una dimensione laica e plurale, aperta e trasparente. Per ripoliticizzare la società, perrestituire visibilità alle contraddizioni che la percorrono. Questo offre ossigeno vitale alla politica. Si pagaoggi lo scotto enorme della disaffezione insieme a quello della“normalizzazione del pensiero”. Giova a qualcuno che la politica non piacciapiù e sempre a qualcuno garba assai che essa sia passata, nell’immaginariocollettivo, come cosa che da “interesse comune” riguarda oggi solo alcune e“specializzate persone”. Occorre su questo cambiare decisamente rotta nellanostra città. Lo sforzo che dobbiamo compiere non esclude nessuno, riguardatutti noi. Noi che apparteniamo culturalmente non già ad una tradizione ma aduna prospettiva di centro-sinistra. Dovremmo impegnarci tutti, molto più diquel che facciamo, per combattere l’idea che i corpi politici e socialiintermedi, partiti e sindacati, movimenti e associazioni, siano realtà soloburocratiche e parassitarie.
Destrae sinistra sono ancora categorie valide: chi afferma il contrario spesso è didestra.
Destra e sinistra sono ancora gliassi portanti della politica, per nulla sostituibili da ‘vecchio’ e ‘nuovo’.Anzi, quando a sinistra si percorre la strada del “nuovo”, che è solo novità magaridi linguaggio o di postura, si finisce per essere patetici e pure un po’ goffi.Destra e sinistra riguardano le prospettive e i contenuti, vecchio e nuovo diper sé non vogliono dire proprio nulla.
Sinistra non è un catalogo divalori, né semplicemente lo schierarsi con i deboli, né occuparsi degli ultimi;è una interpretazione intellettuale della società capace di rilevarne le contraddizioni strategiche, diidentificarne l’origine, e porvi rimedio con azioni politiche.
Giustiziasociale come urgenza da rilanciare, qualità ambientale e politiche per illavoro, rigenerazione urbana e buona sanità: sono le grandi questioni attornoalle quali oggi può ricomporsi il profilo di uno schieramento non precostituitoné tanto meno già elaborato con tatticismi di posizionamento o peggio ancoracon nomi sussurrati anzitempo.
Occorre indicaredirezioni di marcia molto precise e soprattutto occorrerà sforzarsi di guardareoltre l’immediato per costruire orizzonti e prospettive a lungo periodo. Lagestione del governo di una città è certamente fatta della mediazione giornoper giorno, nell’anno per l’anno, ma senza perdere la rotta degli obiettivigenerali. L’assenza di una politica di respiro e di principi è una delle causedella nostra decadenza nazionale e anche un po’ locale.
Per quel che ciriguarda, Sel-Sinistra Italiana, che è assolutamente e molto convintamente all’opposizionedel governo Renzi, sarà impegnata nei prossimi mesi per le campagnereferendarie contro le trivellazione nell’Adriatico e contro la riformaistituzionale del Senato. Sul piano locale, dal Pd cesenate ci aspettiamofinalmente una presa di coscienza del pericolo, oggi quanto mai così reale, diperdere il governo della città e un drastico cambiamento di forma e di sostanzadel suo agire politico. Serve un colpo di vita politica, quale oggi apparedifficile immaginare, da quelle parti. Noi, in ogni caso, non leghiamo ilnostro destino al Pd. Siamo pronti al confronto con tutte le forze progressiste,senza preclusioni che escludano preventivamente chiunque sia interessato a unimpegno nuovo: singoli, associazioni, partiti. Occorre cambiare forma esostanza della vita politica cesenate.

  •   Published On : 7 anni ago on Giugno 28, 2017
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  •   Last Updated : Giugno 28, 2017 @ 9:20 am
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