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Serra, Renato per i cesenati

     Novembre 29, 2017   No Comments

Energie Nuove – NUMERO 2 – novembre 2017

Serra, Renato per i cesenati

di Maurizio Ravegnani

Era il 18 settembre 2015 quando alla “Rimbomba” si tenne l’incontro pubblico dedicato a Renato Serra, nella ricorrenza del centenario della morte.

Promosso dalle Associazioni culturali Energie Nuove e Paese Nuovo, l’iniziativa vide la partecipazione di tanti illustri cesenati, da Giordano Conti a Roberto Casalini, da Daniela Savoia a Riccardo Caporali,  da Lilia Turci ad Anna Lia Pedrelli, da Pietro Castagnoli a Roberto Balzani, unico non cesenate, dagli artisti Aurelio Barducci, conosciuto come Silvano, a Silvano Tontini che, con le loro installazioni, opere e mostre aprirono l’incontro di allora, al Prof. Marino Biondi che, con una memorabile “lectio magistralis” concluse i lavori della giornata. Allora i Presidenti delle due Associazioni culturali, Denis Ugolini e Maurizio Ravegnani presero un impegno: la pubblicazione degli atti. E questo si è realizzato con la presentazione del volume “Studi cesenati per Renato Serra”, avvenuta sabato 14 ottobre u.s. nell’Aula Magna della Biblioteca Malatestiana da Marino Biondi, Roberto Casalini e Maurizio Ravegnani.

Gli atti, arricchiti ed impreziositi da uno straordinario saggio del prof. Biondi, sono diventati parte di un libro che non può essere considerato altro che testo di studio e di lavoro. Pubblicato dalla Società Editrice “il Ponte Vecchio” di Cesena, è un esercizio “corale”, come lo ama definire Marino Biondi, che porta le testimonianze, i ricordi, i racconti, gli studi dei relatori di allora. Il tutto è avvenuto grazie alla disponibilità dell’Endas Emilia-Romagna che, in nome di quella mutualità e di quello spirito di aiuto reciproco che costituiscono uno dei punti cardine del pensiero mazziniano e repubblicano, si è impegnata per l’uscita della pubblicazione, intervenendo in ausilio delle due Associazioni culturali cesenati.

Un sentito e caloroso ringraziamento al prof. Marino Biondi e a Roberto Casalini con cui, nei lunghi mesi di lavoro, si è instaurato un rapporto profondo e amichevole, partecipi tutti nel voler portare a conclusione l’impegno di quella giornata, che entusiasmò e conquistò tutti per la qualità e l’originalità degli interventi. Un impegno che tutti ci si sentiva di dover onorare per ricordare Denis, cui ho dedicato la presentazione del volume con queste parole iniziali:

“Presentare questa pubblicazione è per me motivo di grande soddisfazione ed orgoglio e tuttavia, nel medesimo tempo, di grande tristezza e smarrimento perché avrei voluto essere accanto a Denis in questa occasione. Perché tutto nacque da lui, quando, com’era solito fare, se ne uscì sulla stampa lanciando l’idea di onorare Serra e la Biblioteca che l’aveva visto Direttore con un premio letterario a lui dedicato. Era il 4 settembre 2013, poco prima della inaugurazione della Grande Malatestiana, che avvenne nel dicembre dello stesso anno. Erano le grandi intuizioni di Denis, le grandi battaglie che intraprendeva da solo, lanciando idee e seminando discussioni a destra come a manca e insistendo, costruendo, fino a quando portava a casa ciò che voleva, per l’interesse di tutti. Voglio solo ricordare la sua ultima battaglia: il testamento biologico.”

Purtroppo, oltre a Denis, altri amici ci hanno lasciato in questi ultimi due anni. Il mio ricordo affettuoso a Pietro Castagnoli, mio maestro di letture e comportamento, che, benché sofferente, volle onorarci del suo contributo inviandoci uno scritto che lessi poi ai convenuti; a Dino Pieri che Marino Biondi ha definito “storico della città” nel saggio introduttivo a lui dedicato, e che non se la sentì di partecipare all’incontro perché, come mi disse al telefono “Maurizio, non so se ci sarò ancora”; a Pier Giovanni Fabbri che, sempre interpellato da me non partecipò per scelta perché, come mi disse, “su Renato Serra ho fatto la tesi e quello che avevo da dire lo dissi allora,non avrei nulla da aggiungere”.

In conclusione un sincero ringraziamento ai relatori di allora, che hanno reso possibile l’opera, e un rinnovato grazie a Marino Biondi, Roberto Casalini e Roberto Greggi, una squadra “corale” che, con spirito di amicizia, passione e calore umano, ha reso possibile l’avverarsi di un progetto dell’amico caro Denis.

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