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Savio Beach …. essere o non essere, questo è il dilemma!

     Giugno 28, 2017   No Comments

di Giuliano Zignani

Cosa sarà di noi domani è difficile dirlo. Nessun economista con un po’ di senno oggi azzarderebbe pronostici sul domani della nostra economia e sul futuro del Capitalismo Occidentale. Stessa cosa vale per il nostro Paese, cosa diventerà l’Italia, se essa potrà continuare a stare tra i Grandi del mondo, o se sarà il “terzo Mondo D’Europa”, questo è difficile pronosticarlo. Certo è che ognuno di noi nel nostro Paese dovrebbe impegnarsi per quanto può a garantire risposte ai problemi che gli sono posti e alle responsabilità cui è chiamato a rispondere. Questo è quello che con molta fatica, quotidianamente, come Sindacato cerchiamo di fare con le nostre controparti siano esse Regionali, Nazionali o Locali. E questo “richiamo ad un senso di responsabilità istituzionale” che, anche attraverso la stampa, abbiamo cercato di fare come UIL di Cesena, quando abbiamo letto, per buona parte dell’estate passata, che l’interesse dei nostri Partiti locali e della nostra Amministrazione era solo ed esclusivamente “Savio Beach sì o Savio Beach no“. Il dibattito estivo sulla stampa locale degli ultimi mesi era infatti in larga parte incentrato su temi quali la nuova “Savio Beach” o altri temi rilevanti per lo “svago” e il “divertimento“, dibattiti nei quali ci si accaldava a dare opinioni e giudizi. Fatto questo di per sé non grave ma che di fatto ha contribuito a oscurare la drammatica situazione in cui versano migliaia di lavoratori e di famiglie che vivono nel Cesenate e che oggi più che mai si trovano a rischio licenziamento, a causa del moltiplicarsi di crisi aziendali, mettendo in grave difficoltà i già disastrati bilanci famigliari. Il dibattito quindi se fare o meno la “spiaggia a Cesena” ha insinuato in noi un senso di tristezza e di “rabbia“. Rabbia per il silenzio che era calato su quelle centinaia di famiglie che ogni giorno arrancavano per far quadrare i conti e lottavano contro un “Sistema” che non garantiva più lavoro e sicurezza ma espelleva energie e risorse, in una parola persone, che a quello stesso Sistema avevano dato tanto. Il periodo estivo e il caldo sembrava aver spazzato via, dall’interesse di amministratori e politici, oltre al maltempo anche le decine di aziende che quotidianamente, e in tutti i settori, si rivolgono alle Organizzazioni Sindacali per richiedere nelle migliori delle ipotesi accordi per l’accesso ad ammortizzatori sociali o, nelle peggiori, e sempre più frequentemente, per comunicare l’intenzione di arrivare a licenziamenti collettivi. I “nuovi poveri” stanno infatti diventando anche nel nostro territorio sempre più numerosi. I dati sono facilmente verificabili anche solo facendo un breve calcolo sull’incremento del numero di pasti che la Caritas prepara quotidianamente, l’esplosione di ore di Cassa Integrazione e le decine di lavoratori rimasti disoccupati che ogni mattina si presentano ai Centri per l’Impiego per la ricerca di una nuova occupazione. Sorprendentemente il tema centrale per il rilancio del nostro territorio, il lavoro, era stato soppiantato da Savio Beach. Ora non è mio interesse “boicottare“, a prescindere, un progetto locale che avrà, sicuramente, ripercussioni positive sul nostro Territorio e sulla sua vocazione turistica, ma che, altrettanto sicuramente, non gioverà a quelle migliaia di lavoratori di cui ho fatto menzione sopra. Diventa però oltremodo deprimente parlare di cosa, a nostro avviso dovrebbe essere fatto per migliorare il nostro Territorio, e non perché non lo trovi utile, ma poiché è già stato detto, ridetto e ribadito nel corso di questi anni e perché le Amministrazioni che si sono susseguite ben sanno, e ancor meglio comprendono, cosa dovrebbe essere fatto per rilanciare la nostra economia e il nostro territorio. Rifacciamo comunque il punto. La prima cosa che dovrebbe essere ripensata è senza dubbio la viabilità. La vera esigenza è un più radicale ripensamento delle vie di comunicazione, E45 e via Emilia in primis. Nel corso dei nostri ultimi due Congressi della Camera Sindacale UIL di Cesena abbiamo cercato di mantenere vivo il dibattito su questo importante tema. Tema che sappiamo essere ben conosciuto e compreso anche dalla politica ma che non riesce a trovare risposte concrete e soluzioni definitive. Sicuramente si dovrebbe intervenire in maniera drastica e radicale sulla mastodontica burocrazia cui si trovano a far fronte imprenditori che vogliano intraprendere nuove strade e che desiderino investire sul nostro territorio. Ripensare il nostro sistema fieristico e aeroportuale nonché rilanciare le nostre aree produttive dopo il disastro di SAPRO. Il riassetto istituzionale, dovrebbe essere, e sono certo che a fronte delle ultime manovre del Governo lo sarà, una delle prime azioni che le nostre amministrazioni dovrebbero mettere in campo quale strumento di “efficientamento” della macchina pubblica. Creare e aumentare gli “sportelli di prossimità” ad aziende e cittadini andando a recuperare risorse dai costi della politica è un dovere morale, ancor prima che materiale, che le pubbliche amministrazioni dovrebbero garantire. E’ su questa logica che verte la nostra azione, come UIL, per un’unica AUSL della Romagna: “più servizi e meno costi”. I vergognosi “eventi” della Regione Lazio e il “fuggi fuggi” degli altri Governatori delle Regioni che nei giorni scorsi si sono sperticati in un “funambolico ritorno alla moralità” e in una celerissima rincorsa alla razionalizzazione degli sprechi dimostra che, come UIL, nel 2010 e in solitudine, avevamo visto giusto quando lanciammo la lotta contro i costi della Politica. La cosa che dobbiamo comprendere è che, oggi come oggi, forse un imprenditore potrebbe passare qualche ora lieta insieme alla famiglia nel fresco di “savio Beach” ma difficilmente questo progetto sarà volano di un inversione di tendenza per il nostro sistema produttivo che sconta ancora troppi ritardi rispetto ai “nord dell’Europa” e che se non aggrediti rischiano di ferirlo a morte. Come Segretario Generale della UIL di Cesena quindi non posso che auspicare che quanto prima si riprenda a parlare dei reali problemi della nostra Cesena dimenticando sterili contrapposizioni su temi non rilevanti per il destino e il futuro dei nostri concittadini.

  •   Published On : 6 anni ago on Giugno 28, 2017
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  •   Last Updated : Giugno 28, 2017 @ 8:45 am
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