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Rimetti a noi i nostri debiti

     Giugno 28, 2017   No Comments

di Vito Bocchini

Caro Denis,

ho ricevuto tramite Michele unmessaggio col quale mi richiedevi un articolo sul libro “Rimetti a noi i nostridebiti” da me recentemente presentato. Non potendomi esprimere con spiritocritico su una opera di mia composizione perché, come facile immaginare mipiace tutto altrimenti non l’avrei scritta, mi rivolgo a te in formaepistolare. Ti preciso anche che trovo simpatico adottare questa proceduraperché rappresenta anche una modalità promozionale se il tuo gradimentorisultasse esplicito con contenuti divulgativi.

Sei un mio amico, e tale sei diventatocol trascorrere del tempo a partire da quei terribili momenti che hannocaratterizzato gli anni 80 ove tu e il tuo compagno di partito Guidazzi, inpresenza di vicende che riguardavano la mia persona ed in nome di affermazionigratuite, trovaste assai conveniente salire sul carro della “questione morale”che a me sinceramente non riguardava perché non ero un politico che cercavaaffermazioni a spese di altri.

Così fu, la bufera passò, l’amaro inbocca e la sofferenza, i guasti alla salute e nell’anima rimasero e gli annitrascorsi, come riportato nel libro mi hanno condotto sulla soglia del doppioquarantennio. L’animo si è in parte rasserenato anche se la pace interiore cheoso chiamare serenità tardano a venire a causa di ciò che resta incancellabileper le profonde ferite che hanno devastato la vita.

Ma vi è una forza interiore che èsempre rimasta a presidio dei mali non concedendo a loro la possibilità disopraffazione e di annullamento dei miei valori.

Così l’accumulo di esperienza,l’arricchimento culturale che si è formato, la capacità di trasformazione delsapere mi hanno indotto ad una concentrazione di fatti, circostanze,conoscenze, valutazioni, sensazioni, visioni e quant’altro possa colpire lospirito e la memoria in misura così intensa da generare lo stimolo pertrasferire ad altri le conoscenze di cui sono divenuto portatore.

E’ poi l’epilogo di una vita vissutafra le intemperie, con il sole, con la tempesta e con tutti i turbamenti che sisono via via prodotti.

Il libro è una prima sintesi che siforma con una ricchezza di spunti che si risolvono con l’affermazione diprincipi e suggerimenti che rivestono la vita pubblica della città, i principiche regolano il mondo delle imprese, le aspirazioni delle persone non dotate dirisorse finanziarie e patrimoniali, infine una conclusione che investe isentimenti.

In altre parole, come riportato sulretro della copertina del libro, “la mia città e le idee per dare ad essa nuovoslancio e nuove prospettive; le complicazioni del fisco, i problemi segretidell’economia ai tempi della crisi, le possibili vie per superare le difficoltàdel presente; il dramma famigliare fortunatamente risolto, che tuttavia mutaradicalmente gli orizzonti di vita e ridefinisce fin nel profondo i valori checontano, il senso e il significato più vero dell’amore paterno”.

Come vedi non ho trascurato nulla, mami sono immerso in una molteplicità di argomenti che dovrò approfondire perabbandonarmi in forma organica e dare vita a composizioni di linee politiche daaffidare a uomini nuovi e coraggiosi che potranno emergere dopo che si saràesaurito o abbattuto il sistema tutt’ora vigente ove uomini stanchi, eingiustamente arricchiti lottano ancora per sopravvivere a situazioni ormaiirrimediabilmente compromesse.

Quegli uomini sono citati nel primocapitolo col nome ‘Le ragazze di Copacabana’ di cui ti allego la foto che ilmio editore ha ritenuto di non inserire all’interno e ancor meno in copertina.In quel capitolo troverai qualche consiglio per attività politiche chepotrebbero apparire non condivisibili perché impossibili. Io dico che lafattibilità dipende solo dalla volontà. Gli aspetti tecnici e realizzativitutti programmabili. All’occorrenza sarò i grado di produrre prospetti connumeri comprensibili se attorniato da giovani professionisti desiderosi diaffermazione attraverso il sacrificio.

Negli altri due capitoli noterai cheassumo un po’ la veste dell’insegnate che è in me ancora presente perché ho trascorsoalcuni anni in cattedra con soddisfazione mia e dei miei studenti che ancoraoggi incontrandomi si mostrano contenti di vedermi e salutarmi. Il tono ironicoe scorrevole è comprensibile perché gli argomenti trattati, che sono un po’ intutte le bocche, specialmente in quelle delle TV e dei giornali di variogenere, sono talmente semplici da spiegare da ritenere impossibile che isuddetti sapientoni, non siano disponibili a rendere edotto il popolo delleproblematiche che ci colpiscono in nome della verità. Ti sembra possibile chesi debba parlare solo di banche, di Europa, di evasione e mai delle motivazionie delle responsabilità. Come vedi ho tentato di dire qualche cosa.

Poi c’è il capitolo “oltre la soglia” epiù specificatamente mia figlia con una “premessa” interamente rivolta alla miapersona. E’ qui che non ho potuto fare a meno di ricordare i momenti in cuiinvestito da una campagna di stampa infamante e bugiarda venni travolto edistrutto in tutte le mie aspettative. Non ti conoscevo personalmente come nonconoscevo Guidazzi, leggevo però la vostra presa di posizione sul problemadella questione morale per quanto io effettivamente non essendo legato ad alcunpartito ed in assenza di obblighi verso chicchessia, potevo ritenermi esclusoda quelle problematiche, svolgevo la mia attività, però il fango ha continuatoa scorrere con la frana di cui era la componente.

Poi ti ho conosciuto bene, hoapprezzato la tua lealtà, la tua complessa esperienza politica e, insieme aGuidazzi, mi limito a voi due, il non arricchimento personale derivatodall’attività politica, quindi aggiungo onestà.

E’ questo il motivo per cui vi escludocon immenso piacere dalle ragazze di Copacabana e mi unisco anche nellacondivisione di vostre passioni politiche.

Quanto a te caro Denis voglioaggiungere un’altra condivisione che mi unisce permotivazioni personali, il tuo impegno nelle iniziative rivolte alla lottacontro il cancro di cui sei un esempio da tutti i punti di vista.

Quel capitolo poi si svolge nell’ambitostrettamente famigliare con vicende tragiche ma concluse positivamente come poihai avuto modo di vedere.

Il libro finisce qui, ho raggruppatopur nel limitato numero di pagine molti argomenti a causa del già citato doppioquarantennio, perché quando ti accadono fatti che hanno mutato i tuoi orizzontidi vita, temi che i più restino disinformati o influenzati dagli aspettinegativi, occorre quindi mettersi in discussione e mostrare il viso con i segnidella verità.

  •   Published On : 7 anni ago on Giugno 28, 2017
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  •   Last Updated : Giugno 28, 2017 @ 12:15 pm
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