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Proseguire nell’azione riformatrice

     Giugno 27, 2017   No Comments

di Sandro Gozi

Inogni maratona che si rispetti, prima o poi, arriva la curva più impegnativa oil tratto che fa venir fuori tutta la caparbietà e il coraggio degli atleti.Siccome mi è capitato di correrne tante, so bene cosa si prova quando sisuperano tali ostacoli: non è che la strada diventa improvvisamente in discesa,ma senza dubbio aumentano consapevolezza e fiducia nelle proprie gambe (e nellapropria testa).

Ilgoverno Renzi assomiglia molto a un maratoneta che si è lasciato alle spallealcuni passaggi particolarmente importanti (come il Semestre Europeo) opotenzialmente pericolosi (approvazione del Jobs Act in Senato, elezione delPresidente della Repubblica) e che ora può continuare sulla sua strada fatta diriforme fondamentali per il Paese.

Questiprimi giorni di febbraio sono importanti perché sgombrano il campo da tante,troppe ambiguità che nei mesi passati sono state associate al Pd e al suoleader. Non è vero che la ragione di vita del governo fosse il “Patto delNazareno”. L’elezione del Presidente della Repubblica ha dimostrato, semmai cene fosse stato ulteriore bisogno, che il Pd ha stretto un accordo funzionalecon Forza Italia per l’approvazione di alcune riforme di ampio respiro, dallalegge elettorale all’abolizione del Senato, fino alla revisione del Titolo Vdella Costituzione. Come questo accordo potesse comprendere anche la sceltadell’inquilino del Quirinale è domanda che andrebbe rivolta a tanti dietrologinostrani. Tanto più che, in occasione delle votazioni per il Colle, il Pd hagiocato una partita di grande responsabilità e saggezza: Sergio Mattarella èuna figura di assoluto rilievo della nostra Repubblica e sarà capace di unireil Paese e di essere garante della Costituzione. La sua elezione è avvenuta alarga maggioranza, frutto di una giusta intuizione da parte di Renzi che hasaputo compattare il partito e aprirsi alle altre forze politiche, dimostrandoancora una volta che il Pd è il perno del sistema politico.

Comeil Pd vuole essere il perno in Italia, l’Italia, guidata dal Pd, ha l’ambizionedi essere il perno del cambiamento anche in Unione Europea. Abbiamo dimostratoche siamo capaci di condurre battaglie di fondamentale importanza durante ilSemestre di Presidenza: tutti ci aspettavano al varco, ma il Semestre italianoè stato di successo. Chiaro, se qualcuno pensava di trovarsi una lista dellaspesa di cose fatte o non fatte, probabilmente è rimasto un po’ deluso.L’obiettivo che ci eravamo dati era molto più rilevante: cambiare il modo dipensare e di agire a Bruxelles. Rovesciare l’impostazione basata su austerity erigore e lanciare un nuovo lessico, con al centro le idee di crescita,flessibilità, investimenti. Ci siamo riusciti: non significa che il nostrolavoro sia concluso, ma senza la forza del Pd di Renzi, e senza la forzadell’Italia in Europa, non ci sarebbe sicuramente stata questa inversione a Unell’approccio di Bruxelles. Non è un caso che il neoeletto Premier grecoAlexis Tsipras abbia scelto Roma come prima meta del suo tour europeo: siamo unpunto di riferimento per quelle forze progressiste che non si rassegnanoall’Europa della Troika. Naturalmente, molte sono le differenze politiche conSyriza, ma l’essenziale è che possiamo lavorare insieme per una Unione Europeadiversa.

Tuttociò non sarebbe stato possibile appena un anno fa. Abbiamo affrontato notevolidifficoltà e resistenze, ma ne siamo sempre usciti e abbiamo tutta l’intenzionedi proseguire nel nostro cammino. A tal proposito: io non so se esista unacategoria definita “renzismo”, anzi quando la sento nominare penso sempre allascena del bellissimo film francese “Le invasioni barbariche”, in cui iprotagonisti, intellettuali di sinistra, fanno l’elenco di tutti gli “-ismi”che hanno attraversato, dal marxismo, all’esistenzialismo in giù… Preferirei dunqueparlare di governo, di Pd, di Renzi eventualmente: resta il fatto che ora piùche mai, superati gli scogli più insidiosi, abbiamo l’opportunità storica diproseguire nella nostra azione riformatrice. Completare l’iter di quelleattualmente in discussione in parlamento (Italicum, Riforma del Senato),rilanciare su temi quali fisco e giustizia, e avviare la stagione dei diritticivili: queste sono le nostre priorità. Abbiamo la forza ed il consenso perandare fino in fondo.

Epoi c’è la partita più importante di tutte: quella della ripresa economicadell’Italia. In questi primi mesi tutta una serie di indicatori lascia pensareche la tanto sperata ripresa sia a un passo. Non ci sono ancora certezzeassolute, ma il calo della disoccupazione, l’aumento della produzioneindustriale e una rinnovata fiducia tra i consumatori ci permettono di essereottimisti verso il 2015. Ecco perché non possiamo fermarci, ma dobbiamosfruttare al massimo questa congiuntura favorevole. A chi pensava facessimosolo chiacchiere, ecco i fatti: rispondiamo con i dati dell’economia e con leleggi approvate in parlamento. Abbiamo affrontato enormi difficoltà, ma oraabbiamo la possibilità di dispiegare tutto il potenziale innovatore di questogoverno. Il Pd guidato da Renzi è ora al centro della politica italiana, cosìcome l’Italia è al centro della scena europea. La maratona è ancora lunga, male gambe e la testa sono decisamente più leggere.

  •   Published On : 7 anni ago on Giugno 27, 2017
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  •   Last Updated : Giugno 27, 2017 @ 9:56 am
  •   In The Categories Of : Politica Nazionale

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