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Piazza della Libertà (riparliamone)

     Giugno 27, 2017   No Comments

di Giampiero Teodorani

Anche se l’ora delledecisioni irrevocabili sembra giunta, noi laicamente speriamo in una revisionedel progetto che l’Amministrazione Comunale intende realizzare per lapedonalizzazione di Piazza della Libertà.

Sicuramente il progetto,tenacemente voluto dal Sindaco Lucchi, ha l’efficacia di una Aspirina o di unprodotto omeopatico per curare un tumore. Piazza della Libertà è un vulnusaperto e una ferita, mai assorbita dalla Città. Anche Piazza Almerici è unaferita, che si è però rimarginata nel tempo, forse grazie all’edificiorealizzato dall’Architetto Fioravanti e all’uso che ne fanno i giovani per illoro ritrovo.

Piazza della Libertà è soloun parcheggio, come era nelle intenzioni di chi la pensò. L’idea era quella diuscire dall’Autostrada A14 e con una strada veloce, parallela alla Cervese,attraverso il viadotto Kennedy, demolendo il vecchio circolo repubblicano della“sciampetta”, utilizzando via Leonida Montanari e lo sventramento dellaVal d’Oca di giungere e parcheggiare in centro a Cesena. (Allora forse 100 autoal giorno!). Questa era l’idea progettuale dei nostri padri (di destra e disinistra).

Sono passati 60 anni e, perfortuna, la cultura e la sensibilità per l’ambiente e le città sono cambiate;inutile giudicare quei fatti con i parametri attuali, comunque le proposte e iprogetti devono poggiare su punti fermi e attuali.

Attorno alla ferita si ècostruita una quinta di edifici, purtroppo brutti e incoerenti uno con l’altro,ma si è anche portata in luce (e non è stato un male) l’abside del Duomo. Oggiricostruire quello slargo sarebbe velleitario. Sono brutti gli sventramenti, maanche le ricostruzioni “ispirate” sono pericolose. Forse la toppa sarebbepeggio del buco. Se nel 1960 avessero piantato dei platani, al centro dello sventramento, oggi forsediscuteremmo d’altro.

La funzione di parcheggioera l’idea forte iniziale e in mancanza di successivi piani del traffico, cheeliminassero tale funzione, è rimasta l’unica vera ragione di vita per Piazzadella Libertà. Il progetto Lucchi non risolve il problema dello sventramentourbanistico-edilizio, perchè la sua è una operazione di cosmesi e di arredo, infunzione di una sistemazione ordinata degli stands e degli autocarri dellevarie manifestazioni  dei cibi di strada.Al tempo stesso drammatizza il venire meno di quella funzione, a cui icommercianti attribuiscono grande importanza e che ha originato la raccolta dimigliaia di firme per un referendum, peraltro negato dalla Amministrazione.Sicuramente più parcheggio non vuole dire migliore commercio. Ma aiuta molto.

Ora, se non sappiamoreinterpretare o reinventare un nuovo tessuto urbano, in quanto anche inseconda fila quegli edifici sarebbero brutti, manteniamo e magari potenziamoalmeno quella funzione, ferma restando la pedonalizzazione della piazza.

Abbiamo la “fortuna” che laVal d’Oca è 4 metri più bassa della Piazza della Libertà e questo significa chegià un piano è fatto; perchè non pensare a altri 2 piani per un totale di 300posti auto? Alcuni da vendere ai residenti. La struttura interrata si potrebbequasi autofinanziare. Si è eccepito che forse si potrebbero rinvenire repertiarcheologici; è l’occasione per riportarli alla luce. Se si realizza ilprogetto approvato, sicuramente noi non li vedremo mai, e neanche i nostrifigli. Questa non sarebbe certo conservazione attiva.

Le tecnologie esistono esono assai diffuse in tante città europee, con centri antichi anche piùimportanti del nostro. Di questo possiamo essere certi e non manca di sicuro ladocumentazione.

Forse tenendo presentiquesti elementi e nella ricerca dell’interesse pubblico, si potrebbe andareoltre un semplice progetto d’arredo urbano, per un’area tematica cosìcomplessa.

  •   Published On : 7 anni ago on Giugno 27, 2017
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  •   Last Updated : Giugno 27, 2017 @ 10:13 am
  •   In The Categories Of : Politica Nazionale

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