di Piero Pasini
Caro Paolo, tu chiamo con il tuo nome di battesimo perchè una volta incontrandoci ad un convegno dopo che non ti vedevo da tempo salutandoti ti ho dato del “lei” e tu mi hai risposto “una volta non ci davamo del tu?”.
Forte di questo ti vorrei invitare ad un giro virtuale presso la stazione ferroviaria di
Cesena. Credo che tu ricorderai come era il sottopassaggio ferroviario che collega ai vari binari un paio di anni fa quando le vetrine presenti sulle pareti erano nido di ragni e produceva ragnatele polverose. Davvero un brutto spettacolo!. Però la giunta da te guidata si mise di buzzo buono, dopo numerosi articoli sui giornali locali e qualcuno anche mio, nelle vetrine vennero
collocate delle gigantografie di Cesena e l’aspetto generale cambiò di molto. Purtroppo però ci siamo fermati qui, Paolo. I dintorni della stazione, parlo di piazza Sanguinetti , piazzale Karl Marx e piazza Aldo Moro presentano un aspetto degradato, sporco degno dei dintorni di una stazione ferroviaria del terzo mondo piuttosto che di una città che si vanta di avere una “Biblioteca
Malatestiana proprietà del mondo” come la definisce l’Unesco. Il bello è caro Paolo che se ci fossero in queste piazze costruzioni vecchie e fatiscenti la cosa potrebbe essere sottaciuta (ma pur sempre non giustificata), purtroppo nella zona sono stati investiti fior di milioni di euro (svariati miliardi parlando delle vecchie lirette) soldi pubblici che sono anche tuoi, miei e di
tutti i nostri concittadini. E’ il caso del costosissimo “Cubo” che ospita il liceo classico “V.Monti” (uno dei più antichi e prestigiosi d’Italia dove studiarono Giovanni Pascoli, Renato Serra e pure tu, se non erro) e l’istituto per geometri. Al centro della piazza Sanguinetti sorge la facoltà di Psicologia
ed una grande sala riunioni estremamente moderna e funzionale. Una facoltà quella cesenate di psicologia , che senza voler far torto agli altri corsi di laurea presenti in città, è un vero e proprio fiore all’occhiello non solo dell’Università di Bologna, ma dell’Italia. A tutto questo bisogna aggiungere un dettaglio storico di non poco conto: nei luoghi che consideriamo aveva sede
la fabbrica di alimentari “Arrigoni” dove gli operai per primi a Cesena fecero sciopero durante la seconda guerra mondiale e misero le basi della resistenza locale all’occupazione nazista del territorio. Non per niente i locali della facoltà di Psicologia e del Liceo Scientifico “A. Righi” presente sull’altrolato di piazza Sanguinetti mantengono la struttura della vecchia fabbrica
realizzando un pregevole recupero architettonico ad uso attuale di archeologia industriale. Questi luoghi storici e pieni di vita culturale nonchè di studenti e docenti quotidianamente sono imbrattati di scritte, cartacce sparse in giro, bottiglie di birra e di vino, resti di cibo, immondizie varie nonché giaciglio e rifugio per senzatetto e barboni. Gli spettacoli ambientali che si vedono al mattino sono da lasciare letteralmente senza fiato per la puzza e lo schifo generale. Paolo, questi luoghi sono una grande vetrina di Cesena. Il valore della facoltà di psicologia e la qualità delle scuole superiori di Cesena, da tutti riconosciuta tanto che studenti riminesi o del ravennate pur avendo analoghe scuole nelle loro città preferiscono prendere treno e autobus per
studiare a Cesena, fanno si che questi luoghi siano molto frequentati da persone che vengono da fuori per studiare e lavorare oltre che da coloro che per altri motivi scendono dal treno. Che idea si fanno di Cesena vedendo tutte quelle porcherie?. Naturalmente tu mi risponderai che non puoi certo militarizzare la zona, non te lo chiedo e credo non te lo chiederebbe nessuno,
però da amministratore focalizza la situazione e cerca di porvi rimedio. Anche la buona volontà è ben accetta e tu sai bene quanta forza ha la buona volontà!.
Piero Pasini