Non sono in guerrale religioni. Il fondamentalismo, i fondamentalismi, sempre, hanno fatto efanno guerra alla ragione, alla ragionevolezza, alla reciproca accettazione:umani, diversi, uguali. Conviviamo se ci accettiamo, ci rispettiamo, ci diamoregole e leggi che definiscono e tutelano la convivenza dei reciproci rispetti,delle reciproche libertà. La libertà che non lede la libertà. L’organizzazionestatuale, istituzionale che presidia difende sviluppa questa convivenza. Ilsistema di valori che ci fa tutti “occidentali”: il fondamentalismo attaccaquesto sistema. La civiltà, il sistema di vita conquistato. Ideologiedifferenti, contrapposte? Sistemi sociali e politici, organizzazioni di potereconcorrenti e conflittuali? Storia lunga di guerre, nefandezze di ogni tipo. Ilmondo procede, cambia, continua. Migliora, cresce, comprende. Si accultura eresponsabilizza. Ci siamo portati a uno stadio di civiltà straordinario contanti problemi e con ancor migliore futuro, di libertà, convivenza, progresso.La radicalità della guerra fondamentalista è contro la laicità. Cava questa edepauperiamo le accezioni stesse di sistemi democratici, di sistemi di valoriavanzati moderni illuministici; il sistema dei valori delle societàdemocratiche di ogni tipo e di quelle occidentali. Quel fondamentalismo, queifondamentalismi vanno duramente combattuti. Comunità internazionale, Stati,popoli. Cultura, politica. Visione, coesione, determinazione, progetto,responsabilità. La reazione forte, istintiva, subito; la paura a seguire, la paviditàe la convenienza. Se la laicità invece di crescere e affermarsi comincerà asgretolare per rivoli infinitesimali e impalpabili, può segnar puntil’oscurantismo dei fondamentalismi. Maquelle radici la storia le ha vieppiù viste penetrare al profondo, con forzacrescente. Da quella laicità, inequivocabile connotato, della “superioreciviltà” che viviamo e partecipiamo saranno vinti il fondamentalismo e le sueguerre.