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LA FIERA DELLE MEDIOCRITA’

     Giugno 27, 2017   No Comments

Chiuse le liste elettorali dei diversi partiti. Non mancano i sostitutivi dei nani e delle ballerine di cui si diceva in altri tempi. Più che mediamente si è abbassato il livello perfino rispetto a quelli. Anche se un gran clamore è stato fatto su certi nomi alla fine è più un fuoco di paglia che altro.

Mediocrità diffusa. Come mediocre è la politica che si esprime oggi nel paese. Si va al voto con il peggiore dei sistemi elettorali possibile. Per nulla democratico. Non si può neppure scegliere chi ti deve rappresentare. In pochi hanno deciso chi saranno i mille e più parlamentari della prossima legislatura. Una oligarchia decisamente mediocre. Basta passare in rassegna i nomi dei leaders dei vari partiti che si presentano alle elezioni. Un crepuscolo politico, con una classe politica ai minimi termini. Scarsa di senso dello Stato e delle Istituzioni. Priva di idealità di un certo valore. Preminente preoccupazione e unica ambizione il potere. Non per un uso in spirito di servizio, ma pro domo qualcosa: se stessi, il sistema di potere di cui si è espressione, gli affari propri e dei propri amici e sodali. Le maggiori forze politiche hanno capi e capetti tutti muniti di ginocchiali tante sono le cadute vorticose, meticolose, spesse che devono fare sulle ginocchia per ingraziarsi la benevolenza del prelato di turno quotidiano sulla scena della politica italiana. Proni, genuflessi ed anche fessi. Questo per dire solo di uno dei poteri forti. Ma ce ne sono altri ai quali ci si genuflette assai spesso. Un panorama politico – peraltro in tempi elettorali – dove tutto agisce, conta, condiziona, e dove più debole è proprio la politica. Le novità tanto sbandierate e decantate? Molta facciata. Molta cosmesi. Molta estetica. Sostanza debole, anche confusa e spesso contraddittoria.

Sembra non debba mai passare “ a nuttata” lunga della transizione e del declino della politica italiana in corso da più di un decennio. Quale minestra scegliere fra quelle che sforna obbligatoriamente sto convento politico? Sono molto indeciso. Non ho molti parametri ai quali rifarmi per compiere una scelta ponderata. Essi sono: la laicità dello Stato; l’espressione di una cultura moderna autenticamente liberale; la semplificazione dei livelli istituzionali con l’abolizione delle Province; la ripresa concreta di un programma per l’energia nucleare; la liberalizzazione dei servizi gas, acqua e rifiuti e la privatizzazione di Società monopolistiche, le nuove “partecipazioni” comunali, come Hera; una detassazione vera che sappia dare slancio all’economia e trarre i cittadini da una situazione pesantissima e per taluni perfino drammatica. Una forza politica ed elettorale che sia in grado di darmi un riscontro preciso su tutti questi pochi ma importantissimi aspetti non c’è.

Ciò che passa il convento delle prossime elezioni offre solo riscontri parziali. Ogni singolo aspetto e proposizione di quelli detti lo si trova in una forza e non in un’altra e avanti così. Tutti insieme organicamente, come occorrerebbe – e sarebbe davvero il programma serio ed innovativo che occorre – non si trovano in una singola forza. Solo questo già  mi dice che nella politica italiana c’è un vuoto profondo e preoccupante. Un vuoto politico e soprattutto un vuoto culturale e di cultura politica. Ma non può essere solo un sogno-rifugio quello di ambire a vedere nascere una formazione che sappia incarnare una attiva moderna cultura laica, liberale e riformatrice. Da far nascere. Raccogliendo le particelle sparse di un humus culturale che c’è. Anche prodotto dalle deflagrazioni di un mondo di culture politiche che hanno avuto il ben servito dai loro massimi dirigenti politici che le hanno distrutte sacrificandole sull’altare dell’interesse personale. Se non tutto il popolo si desta, che almeno si desti quel popolo, magari piccolo, ma forte, che di quelle espressioni culturali ancora serba qualcosa che non è solo la memoria, ma anche la voglia di esserci e di farsi valere per l’interesse generale di cui oggi si è perso traccia grazie alla mediocrità che incombe sulla vastità della scena politica elettorale di questo aprile 2008.

  1. Montanari
  •   Published On : 6 anni ago on Giugno 27, 2017
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  •   Last Updated : Giugno 27, 2017 @ 9:23 am
  •   In The Categories Of : Politica Nazionale

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