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Il patto sociale da attivare subito contro la crisi

     Giugno 28, 2017   No Comments

di Denis Ugolini

Siamo nel pieno di una drammatica situazione econo-mica e sociale. È centrale la questione del lavoro e la ricerca di un avvio di crescita eco-nomica. Per tutti. Anche a li-vello locale. Un interessante articolo del Sindaco Lucchi riafferma l’esigenza di “Con-centrare ogni risorsa sul lavoro”. “I dati relativi alla no-stra Provincia e quelli di Cese-na ci parlano di migliaia di disoccupati. Fra loro ci sono tanti giovani che cercano inutilmente di entrare nel mondo del lavoro…e anche una quota altissima, mai registrata prima, di persone che il lavoro l’hanno perso negli ultimi 12 mesi”. Lucchi riafferma “l’obiettivo di mantenere quella coesione socia-le…che passa, in modo determinante, anche dalla possibilità di so-pravvivenza delle nostre piccole e medie imprese. Tuttavia oggi questo non basta più.” “Anche a Cesena ci troviamo di fronte ad una crisi econo-mica senza precedenti e che nessuno può incol-parsi di esserne rimasto vittima”.

Si “impone una rifles-sione anche ai sindacati ed a tutte le forme associative”.

Spero di non sbagliarmi, ma il Sindaco mi par-rebbe abbastanza in sintonia con quel “patto sociale” che proponiamo. Perché non rimanga una proposta aleatoria occorrono subito iniziative adeguate in tal senso. Concreti, fattibili e specifici impegni.

La condizione economica e sociale attuale induce a riflettere in modo profondamente rinnovato i rapporti stessi interni alle aziende, fra lavoratori ed imprenditori e fra le loro rappresentanze sindacali. Una rinnovata dialettica di rapporto.

Fuori ed oltre certi passati schematismi (anche ideologici). Nella situazione data, gli interessi sono di fortissima comunanza: la difesa del posto di lavoro è tutt’uno con la difesa dell’azienda e le sue possibilità di sviluppo. Il “patto sociale” deve essere fondato su un rinnovato attivo rapporto sociale interno alle imprese e fra imprese e sindacato. Fra questi e l’Amministrazione locale. Per azioni ed obiettivi mirati.

Per dare senso, concretezza e fattibilità ad un concorso effettivo (quello possibile ai nostri livelli di attività) a fronteggiare l’attuale grave crisi.

Riduciamo per quanto è nelle possibilità locali i tempi della burocrazia e della politica amministrativa che impattano le esigenze delle imprese e del loro sviluppo. Si può fare molto, basta volerlo. Pratiche relative ad insediamenti ed investimenti aziendali, ad adeguamenti, connessi al miglioramento delle attività di impresa, devono trovare una forte volontà di accelerazione. Parliamo di soluzioni condivise dall’Amministrazione comunale, che stanno dentro le normative vigenti.

A livello locale non possono modificarsi le storture di certe normative, che pure ci sono, si può, però, agire sul piano organizzativo. Forzando l’efficienza e i tempi dell’or-ganizzazione. È questione di volontà politica.

Di coerente funzionamento, allo scopo, della macchina operativa interna. I sindacati, essenziali per il patto sociale, non rappresentano solo i lavoratori dell’azienda che necessita di risposte amministrative veloci, ma anche i lavoratori dell’amministrazione che quelle risposte deve dare. La volontà politica in tal senso dell’Amministrazione comunale, dovrebbe trovare da essi condivisione e disponibilità. Ci sono casi ed esigenze che devono trovare una positiva forzatura dei tempi di risposta così da favorire imprese e occupazione. Questo ( dei tempi e del-l’organizzazione della burocrazia) è sicura-mente un terreno ed un obiettivo per quel patto sociale che continuiamo a proporre. Ve ne sono almeno altri due: la sus-sidiarietà possibile in campo sociale alla quale guardare per far fronte anche alla esigua dispo-nibilità finanziaria degli Enti locali; le forme e gli strumenti per favo-rire un credito più ab-bordabile ed agevolato per i giovani che voglio-no intraprendere una attività.

Quest’ultima è una proposta che facciamo da molto tempo. Su questa come sulle altre specifiche proposte, per dettagliarle adeguatamente, siamo pronti a discuterne e a dare il nostro possibile contributo.

È una sollecitazione che rivolgiamo alle forze economiche e sociali, ai sindacati, ed in modo diretto all’Amministrazione comunale, al Sindaco che con il suo articolo ci pare su una lunghezza d’onda condivisibile.

Consapevoli che si deve costruire qualcosa; che si deve fare. Non ribadire un già fatto. È tempo di un vero salto di qualità sia nei contenuti che nell’impegno dell’azione di governo a livello locale.

Queste nostre proposte sono di assoluta utilità e validità. Non basta riscontrarle con qualche benevola dichiarazione. Occorrono iniziative, atti precisi e concreti. Veri momenti, veramente ben partecipati, di riflessione, di rimessa a punto degli obiettivi e delle impostazioni amministrative. Di riorganizzazione operativa. Se la volontà è vera lo si vede subito, perché ci sono risultati che si possono subito determinare. Altrimenti sarà diniego o ipocrisia. Constatazioni e valutazioni non irrilevanti, per il presente e per l’immediato futuro.

  •   Published On : 7 anni ago on Giugno 28, 2017
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  •   Last Updated : Giugno 28, 2017 @ 8:49 am
  •   In The Categories Of : Politica Locale

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