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Il “grande fratello” è servito? Ni!

     Dicembre 27, 2018   No Comments

Energie Nuove – NUMERO 2 – novembre 2018

Il “grande fratello” è servito? Ni!

di Luca Pieri

La notizia riguardo il progetto, presentato dall’attuale amministrazione, di videosorveglianza legato alla realizzazione della futura rete in fibra ottica Metropolitan Area Network (MAN) non è di certo cosa nuova.

Il tema della sicurezza pubblica, oramai sempre più sentito, ha costretto la giunta ad una profonda riflessione e a studiare soluzioni al riguardo.

Una di queste è l’introduzione di un sofisticato sistema di telecamere intelligenti disseminate capillarmente lungo tutto il territorio e collegate ad un’altra imponente infrastruttura, la rete MAN.

Che cos’è esattamente la rete Man? La rete Man è una rete in fibra ottica in grado di interconnettere tutto il territorio comunale e di veicolare un’ampia serie di dati e servizi, rendendo la città sempre più simile ad una Smart City ultraconnessa ed intelligente con servizi sempre più evoluti.

Tra questi servizi c’è sicuramente quello di videosorveglianza: 350 telecamere (portabili a 400) analogiche intelligenti (ovvero in grado di riconoscere volti e targhe in velocità) collegate in fibra ottica ad un Data Center( che elaborerà i flussi trasmessi) situato presso la nuova Centrale Operativa della sede della Polizia Municipale di Cesena dotata di moderne strumentazioni per la gestione della videosorveglianza (video wall, sistemi di controllo, postazioni di gestione ad alta efficienza). I dati elaborati saranno resi disponibili a tutte le forze dell’ordine attraverso appositi canali sicuri.

Notizia fresca di pochi giorni è l’accordo tra comune di Cesena e OpenFiber, società che posa reti in fibra ottica a banda ultra larga in tutta Italia, in particolare nelle aree industriale e quelle cosiddette “non a valore di mercato”. Lo scopo dell’accordo è la creazione di una rete a supporto della MAN pubblica collegando il maggior numero di aree possibili all’interno del comune, comprese le aree industriali e quelle dove nessun operatore di mercato porterebbe le proprie infrastrutture per le reti Internet perché ritenute aree non profittevoli.

OpenFiber realizza così una sua rete privata all’interno del nostro comune, portando direttamente nelle case e negli uffici la banda ultra larga, e l’amministrazione avrà 50 punti accesso gratuiti alla rete OpenFiber per consentire ad aziende e privati di poter collegare il loro impianto di videosorveglianza a quello comunale della rete Man.

OpenFiber cablerà circa 35.000 unità immobiliari per un totale complessivo di 565 m di cavi posati con un investimento diretto di oltre 13 milioni di euro; il Comune di Cesena realizzerà una rete di 142 chilometri totali che sommati al sistema di videosorveglianza porterà ad un investimento globale di circa 10 milioni di euro.

Quello promosso dall’amministrazione è sicuramente un progetto importante in grado di portare la città nel medio lungo periodo a essere sempre più efficiente, smart, sicura, monitorata dal punto di vista dei driver di benessere (es. indice di qualità dell’aria); restano comunque le perplessità legate ai costi, alla realizzazione e alle capacità di sfruttarne adeguatamente tutte le potenzialità, soprattutto per quanto concerne il sistema di video sorveglianza.

Si sono presi in considerazione altri progetti simili in Italia e in Emilia-Romagna? Sulla base di quali parametri si sono scelti o si sceglieranno i partner per la realizzazione? Si ritiene che i costi siano adeguati al progetto o si poteva fare qualcosa di equipollente con un esborso economico più contenuto?

Per quanto riguarda il sistema di videosorveglianza, non è possibile realizzare una vera e propria “sala di telecontrollo” monitorata 24 ore su 24 dalla Polizia Municipale? Le sole telecamere intelligenti saranno un deterrente sufficiente?

La sensazione è che ci si stia dotando di uno strumento potentissimo (e costosissimo) del quale non si sia poi in grado di (o non si voglia) sfruttare a pieno l’efficacia.

L’auspicio è quello di vedere tale sistema utilizzato al massimo del suo potenziale e inserito adeguatamente in un piano per la sicurezza cittadino pluriennale (magari definito attraverso un assessorato dedicato) assieme ad altre soluzioni implementate in maniera coordinata e sinergica ovvero il controllo di vicinato, la polizia di quartiere, i contratti/convenzioni con agenzie private di vigilanza, ove necessario, affinchè la nostra città possa tornare ad essere l’ “oasi felice” di un tempo.



  •   Published On : 5 anni ago on Dicembre 27, 2018
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  •   Last Updated : Dicembre 27, 2018 @ 2:21 pm
  •   In The Categories Of : Energie Nuove, Sicurezza

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