di Corrado Augusto Patrignani*
Il futuro del centro storico, dell’area urbana più pregiata e centro commerciale naturale della città, polarizza il dibattito. L’amministrazione ha annun-ciato interventi a largo raggio per un import di spesa di oltre 20 milioni di euro, che si al-lungano nel temp è stato as-segnato il progetto della nuova piazza della Libertà allo stesso architetto vincitore del concorso di idee sulla stessa piazza nel 2003 che avrà l’input di idearla senza più il parcheggio, né a raso né interrato. Un altro concorso di idee verrà aperto per le piazze Almerici, Fabbri e Bufalini e intanto a luglio si apre il cantiere del Foro Annonario, nuovo magnete commerciale del centro. Nessun cantiere invece al-l’Osservanza dove la giunta ha rinunciato a realizzare il parcheggio promesso perché secondo il sindaco Lucchi quei 400 posti gratuiti non servirebbero più. Come si vede la materia è fluida e scoppiettante. Lo scenario in fieri che si sta delineando sul futuro del centro storico di Cesena rendono molto importante il nuovo cantiere di con-fronto che verrà aperto a breve dal Comune sul traf-fico nel cosiddetto ultimo chilometro, ma anche sugli interventi per riqualificare l’area antica, il grande centro commerciale naturale della città. Un dato di fatto resta in-controvertibile: da parte dei commercianti del centro e dell’area urbana la domanda che continua a giungerci impellente è quella della necessità di valorizzare gli spazi del centro, connotandoli e rendendoli più attrattivi e specializzati. In questo senso una nostra proposta è quella di studiare un progetto di tematizzazione delle piazze per aumentare la loro fruibilità. Piazza Amendola, ad esempio, pare vocata per diventare la piazza gastronomica, dei pubblici esercizi e dei ristoranti, le piazzette Bufalini, Almerici e Fabbri a loro le piazze della cultura in cui però si inneschi il valore aggiunto dell’offerta commerciale, jolly vincente del centro. Per le altre piazze si tratta di procedere a uno studio mirato sulla base anche dei flussi di utenza, fermo restando che una soluzione deve essere trovata anche per piazza del Popolo, che resta una cattedrale nel deserto a causa dalla ardua fruizione del suo manto. I commercianti chiedono inoltre di incrementare gli spazi della sosta e questa richiesta deve a nostro avviso diventare materia del confronto nello spazio che verrà predisposto dall’Am-ministrazione comunale. Se verrà cassato il parcheggio dell’Osservanza, inserito dal sindaco nel suo programma in campagna elettorale, cambierà lo scenario della sosta. Può permettersi la città e il suo centro di rinunciare a quei 400 posti gratuiti e inoltre a quelli così strategici per lo shopping e l’utilizzo del centro del parcheggio di piazza della Libertà, tenendo conto che a breve anche piazza Aguselli verrà liberata dalle auto per ospitare i banchi degli ambulanti alimentari del Foro Annonario dove a luglio partiranno i lavori? Secondo noi no, la città non può perdere tutti questi posti della sosta, a meno che non si intenda trasformare il centro storico in un “museo”. Per la Confcommercio gli interventi che partiranno nel 2011 e quelli che verranno impostati quest’anno, ad esempio i progetti su piazza della Libertà e sulle piazze Almerici, Fabbri e Bufalini possono essere decisivi se si coniugheranno anche con l’esigenza di salvaguardare i necessari spazi della sosta e a un progetto più ampio di riqualificazione degli spazi, a partire dalle piazze, ma anche inserendo i tratti del centro storico meno ri-qualificati, ad esempio la zona di via Pescheria. Con tutto il rispetto per l’am-ministrazione, che si dimo-stra molto aperta al confron-to e propositiva, la sottrazio-ne di posti per la sosta non può essere giustificata e argomentata asserendo che ce sono ogni giorno 400 non utilizzati nel raggio di un chilometro dal cuore del centro. Per questo, se piazza della Libertà sarà pedonaliz-zata (ed è comunque positi-va l’assegnazione di un progetto per rilanciarla), è indispensabile che un altro parcheggio venga realizzato in zona Serraglio. Oppure, Confcommercio chiede che sia mantenuto il parcheggio in piazza della Libertà come l’architetto Malacarne, progettista designato, fece nel suo progetto vincitore del concorso europeo del 2003. Certo, la pedonalizzazione di piazza della Libertà era nel programma elettorale del sindaco, ma se è per questo anche la realizzazione del parcheggio dell’Osservanza lo era, e noi laicamente crediamo che gli sviluppi nella vita urbana di una città possano provocare anche la modifica dei programmi della campagna elettorale, tanto più se da più parti cittadini e imprenditori lo reclamano. Intano Confcommercio si muove e con Confartigianato, Cna e Confesercenti promuove una indagine scientifica sui punti di forza e debolezza del cuore urbano per rafforzare il magnete della città rendendolo soprattutto più fruibile e attrattivo, ribadendo così il suo impegno pluridecennale sempre in prima linea al fianco dei commercianti e dei cittadini. Salvare il centro dal degrado e rilanciarlo come polo del commercio è una mission non corporativa ma per la città.
*Presidente Confcommercio