di Luigi Di Placido
L’attivismo del candidato alle primarie del Partito Democratico Paolo Lucchi è sotto gli occhi di tutti.
Incontri, viaggi, dibattiti sostanziano il suo impegno per conquistare la nomination a candidato Sindaco in vista delle prossime elezioni amministrative.
Non compete a noi giudicare le sue iniziative, fermo restando che apprezziamo ogni sforzo profuso da chiunque per innalzare il livello di consapevolezza amministrativa all’interno della città.
Da umili osservatori non abbiamo però potuto fare a meno di notare che, nella serie di incontri su vari argomenti organizzati con il nome di “Incontri del Venerdì”, è presente un aspetto che ci lascia perplessi: la presenza di numerosi dipendenti comunali, siano essi a contratto o a tempo indeterminato.
Alcuni di questi dipendenti sono addirittura nel gruppo di lavoro dei 28 del candidato Sindaco
Una sciocchezza, dirà qualcuno; una questione di stile, ci permettiamo di dire noi.
A che titolo partecipano agli incontri organizzati da un candidato Sindaco?
Come simpatizzanti? Alla faccia della neutralità della pubblica amministrazione….
Come tecnici? Benissimo, siamo certi che avranno la medesima attenzione anche nei riguardi di inviti diversi che dovessero giungere loro nel prossimo futuro.
Rimane comunque il principio di fondo: stile imporrebbe di non coinvolgere chi dovrebbe mantenere un atteggiamento di terzietà in quanto pagato da tutta la collettività.
Sarà solo una sensibilità eccessiva? Crediamo piuttosto sia l’ennesima dimostrazione di una concezione familiare del governo della città, al quale siamo intenzionati ad opporci con grande chiarezza e altrettanta motivazione.
Luigi Di Placido
Capogruppo PRI in Consiglio Comunale