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Faenza, un teatro della città

     Novembre 29, 2017   No Comments

Energie Nuove – NUMERO 2 – novembre 2017

Faenza, un teatro della città

di Ivan Caroli (Ufficio stampa Accademia Perduta/Teatro Masini)

 

Il Teatro Masini di Faenza è un Teatro di comunità. Così è, senza se vi pare. Una realtà, un dato di fatto.

Premessa: dal 1994 l’Amministrazione Comunale di Faenza ha esternalizzato le attività di direzione artistica, organizzazione, gestione delle Stagioni e produzione artistica del Masini, affidandole ad Accademia Perduta/Romagna Teatri, prima tramite rapporto di Convenzione diretta, poi con un Bando di gara, vinto appunto dal Centro di produzione romagnolo diretto da Ruggero Sintoni e Claudio Casadio.

Un sodalizio ultraventennale, quindi, che ha avuto da subito uno scopo preciso e condiviso: la “costruzione” di un “Progetto Masini” che rianimasse un contenitore di monumentale splendore architettonico (il Masini è inserito nella European Route of Historic Theatres, la rete dei 120 Teatri storici più belli e importanti d’Europa) con contenuti di alta qualità artistica e all’avanguardia per trasversalità e ricchezza della sua offerta.

Trasformare cioè un luogo che soffriva di retorica e disaffezione del pubblico in un Teatro di comunità, appunto, un pilastro della vita culturale cittadina che parlasse una lingua accessibile all’interesse di tutti i possibili “pubblici” del territorio, abbattendo barriere e luoghi comuni che spesso definiscono lo spettacolo dal vivo come elitario.

Lo scopo è stato raggiunto: il Masini di Faenza oggi è un Teatro restituito alla città, che i suoi cittadini (compresi quelli che non lo frequentano) sentono come patrimonio “proprio” e riconoscono come elemento importante del loro “tessuto” culturale: né più né meno di ciò che un Teatro pubblico, semplicemente, dovrebbe essere.

Il processo per arrivare al risultato è stato un lavoro di montaggio, smontaggio, rimontaggio e incastro di idee; un lavoro incessante, soprattutto entusiasmante. Nessun volo pindarico, ma tanti piccoli passi, il primo dei quali è stato facile da individuare.

Accademia Perduta ha sempre posto quale punto di partenza e centro gravitazionale della sua attività, sia di produzione che di direzione e gestione teatrale, il Teatro Ragazzi, convinta che la sua valenza pedagogico-educativa sia fondamentale nella formazione del gusto e dello spirito critico del pubblico di domani e soprattutto di futuri uomini, migliori e liberi, integrati e non omologati.

Il linguaggio della fiaba è universale, si rivolge a chiunque con la stessa forza e la stessa poesia trascendendo qualsiasi differenza di cultura e di provenienza, sia essa geografica o sociale. Il Teatro Ragazzi elimina le distanze, non conosce il “singolare”: è oggi una delle pochissime possibilità di svago e confronto comune del nucleo familiare e un fattore di integrazione straordinario. Lo dimostra il fatto che, in occasione degli appuntamenti con la rassegna delle Favole (che il Teatro Masini programma durante tutto l’arco dell’anno solare, forse un caso unico in Italia), cominciano a vedersi, tra il pubblico, bambini, in cui i processi di integrazione trovano un incredibile acceleratore, accompagnati da madri col velo. Può sembrare una cosa piccola, ma l’emozione che restituisce è enorme.

Dal Teatro Ragazzi si è poi passati a completare le Stagioni Teatrali del Masini con proposte ad ampio raggio, nell’ottica di intercettare il maggior numero di gusti e richieste dei “pubblici” faentini. Nessuna espressione artistica dello spettacolo dal vivo è stata ignorata in Stagioni che sono state e sono allo stesso tempo accoglienti o stravaganti, rassicuranti o provocatorie.

Dalla grande Prosa, declinata sia ai classici che alle drammaturgie del nostro tempo, alla comicità; dalla Danza (classica, contemporanea, acrobatica, etnica) all’Operetta per il pubblico più tradizionale; dal Nouveau Cirque alla Musica (colta e d’autore), fino alla ricerca del teatro Contemporaneo, oggi programmato negli splendidi spazi del Ridotto, recentemente restaurati e restituiti, anch’essi, alla comunità.

Nel 2013, infatti, Accademia Perduta/Romagna Teatri ha affiancato in prima linea l’Amministrazione Comunale nell’ambizioso progetto di restauro e riapertura del Ridotto, chiuso al pubblico da decenni e parte integrante del Teatro Masini, progettato e realizzato nella seconda metà del 18° Secolo dall’architetto faentino Giuseppe Pistocchi, principale artefice del volto neoclassico della città.

Per celebrare un così importante risultato e restituire a Faenza quello che è il suo “salotto” più bello, Accademia Perduta ha organizzato quattro settimane di Manifestazioni Inaugurali con ininterrotti spettacoli tra teatro, musica, video-arte, letteratura, danza, moda, incontri e visite guidate.

Oggi le sale del Ridotto sono spazi vivi, vissuti e frequentati; hanno cancellato ogni accezione ottocentesca e salottiera che li riguardava e accolgono altri e alti percorsi artistici, a completamento dell’offerta del Teatro Masini con i linguaggi della contemporaneità, con concerti, con Incontri e dibattiti con gli Artisti ospiti delle Stagioni del Masini e con nuove idee, sempre in divenire, come la rassegna “Il Cinema della Verità”, dedicata dal documentario d’autore.

Il pubblico del Teatro Masini è attento, curioso, critico, attivo, partecipe, numerosissimo. Ogni Stagione registra importanti risultati numerici d’affluenza e di conferme di abbonamenti.

Un successo che si ripete di Stagione in Stagione, compresa quella ormai alle porte che sarà inaugurata dal grande Gabriele Lavia, interprete e regista de Il sogno di un uomo ridicolo di Dostoevskij, e che porterà sul magnifico palcoscenico faentino numerose “Prime” nazionali che vedranno artisti del calibro di Michele Placido, Anna Bonaiuto, Fausto Russo Alesi, Maria Paiato, Andrea Scanzi soggiornare in città per diversi giorni durante le prove che precederanno i debutti.

Perché Faenza e il suo Teatro sono arte e, come tale, una casa che gli Artisti amano.

  •   Published On : 6 anni ago on Novembre 29, 2017
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  •   Last Updated : Novembre 29, 2017 @ 3:00 pm
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