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Confronto sulle proposte di “Impresa Cesena”

     Luglio 23, 2019   No Comments

Energie Nuove – NUMERO 1 – luglio 2019

Confronto sulle proposte di “Impresa Cesena”

di Corrado Augusto Patrignani – Presidente Confcommercio cesenate

Dopo una lunga campagna elettorale, dopo il voto nei nove comuni del cesenate, in quelli provinciali, romagnoli e italiani, le nuove amministrazioni e i nuovi sindaci sono al lavoro (alcuni di essi confermati e subentranti a se stessi).

Non spetta a una organizzazione di categoria svincolata dai partiti come la

Confcommercio soffermarsi sull’analisi del voto, ma è un dato di fatto che non può essere sottaciuto che l’esito elettorale nel nostro Comune di Cesena è scaturito dal ballottaggio, prima volta nella storia di Cesena, e ciò sta a significare che si è trattato di un voto, quello delle amministrative, polarizzato ed eterogeneo. In Comuni vicini a Cesena, come ad esempio Forlì, ci sono stati anche avvicendamenti storici al comando delle giunte, a significare che il quadro politico è in evoluzione, gli assetti del passato stanno modificandosi.

Ma ribadisco: un’organizzazione di categoria non si connota come analista elettorale, bensì come attore nel sistema della partita dello sviluppo e quindi per Confcommercio cesenate adesso – nell’immediata fase post-elettorale – il discorso riprende – per aprire il confronto con la nuova amministrazione comunale di Cesena (e con quelle degli altri comuni) dal contributo di idee presentato ai candidati in vista delle elezioni amministrative. Nella città capoluogo l’abbiamo intitolato “Impresa Cesena”.

Non si è trattato di un programma elettorale, in quanto Confcommercio non è un partito che si candida alle elezioni, e al massimo la definizione che potremmo accettare è quella di essere il partito delle piccole imprese, nel senso che la nostra ragione sociale è quella di rappresentarle, assisterle, affiancarle sul mercato ed elaborare idee, proposte, progetti per favorirne la crescita, rapportandoci con chi amministra la cosa pubblica.

Ecco allora che Impresa Cesena è semplicemente un contributo che Confcommercio ha fornito a partiti, liste civiche, coalizioni che si candidano ad amministrare Cesena nella legislatura 2019-2024. Ora diventa lo strumento sulla base del quale misureremo i nuovi amministratori della città, ma anche le opposizioni. Spetta a noi vigilare su come questi punti verranno tenuti in considerazione.

Ci tengo molto a rimarcare che il nostro contributo di idee, proposte e istanze non si limita soltanto alle richieste mirate per il sostegno delle imprese, ma queste ultime sono inserite in un contesto più ampio sviluppando, in ben trenta punti, idee per lo sviluppo della città nel suo complesso, dalla sostenibilità alla rigenerazione urbana _ nostro cavallo di battaglia – , dalla mobilità alle scelte urbanistiche, dalla valorizzazione di cultura ed arte al welfare circolare. Dal rilancio dei turismi integrati su area romagnola alla definizione del commercio al dettaglio come valore economico e sociale identitario delle nostre città, da difendere, favorire, supportare e rilanciare.

Insomma: Confcommercio non si limita chiedere meno tasse e burocrazia (ma le reclama eccome, un punto in meno di Imu vale più di mille proclami!), bensì allarga campo e visuale, come ritengo competa a una moderna organizzazione di categoria chiamata ad essere soggetto propulsivo, creativo, propositivo, serio interlocutore di chi amministra e si candida a farlo allo scopo di accrescere lo sviluppo e la qualità della vita della propria città: economica, sociale, ambientale, culturale, del tempo lavorato e di quello libero.

Impresa Cesena è il nostro slogan. Impresa è parola chiave. È il lavoro, l’impresa, che fanno gli oltre duemila associati a Confcommercio nel territorio: un lavoro che diventa tutt’uno con la persona, fatto ogni giorno di insidie, sfide, rischi, opportunità, occasioni di successo, possibilità di fallimento. Un lavoro che ci mette in gioco. Anche migliorare una città è un’impresa, che vale la pena di prefiggersi. Cesena è la seconda parola, e non è un toponimo. È una fede. Cesena è la nostra città. Amata. Siamo orgogliosi di essere di Cesena, così come lo siamo di essere della Romagna.

“E quella cui il Savio bagna il fianco, così com’ella sie’ tra il piano e il monte”, la dipinge il sommo poeta nella Divina Commedia, chiudendo la terzina con “tra tirannia si vive e stato franco”. Era il 14° secolo. Oggi per fortuna Cesena, sempre adagiata tra pianura e collina e bagnata dal suo fiume antico, è una città senza tirannia, che ha eletto democraticamente il nuovo sindaco e la nuova giunta. I cittadini sono sovrani. Scriveva John Kennedy: “Non chiederti che cosa il tuo Stato può fare per te, ma cosa tu puoi fare per il tuo Stato”.

Quello che vuole continuare a fare Confcommercio, che a Cesena è radicata da 73 anni, ed è come sempre a disposizione della città. Il nostro lavoro continua, vogliamo fare qualcosa di concreto per Cesena: proporre, stimolare e indirizzare chi amministra a vincere la partita dello sviluppo, partendo dalla centralità dell’impresa che crea lavoro e benessere. Questa è l’impresa da realizzare, insieme, maggioranza e opposizione, nel rispetto della dialettica dei ruoli.

La stella polare che deve orientare ogni azione è il bene di Cesena e del territorio. Noi stimoleremo ogni azione in questa direzione, saremo costruttivi e critici nel contempo, non per partito preso, ma sempre e solo stando al merito dei fatti. 

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