di Francesco Ciotti
Ho scritto questo libro appena edito dal “Ponte Vecchio” ispirandomi a Fra Michele da Cesena. Fra Michele da Cesena, ministro generale dell’Ordine Francescano, nel 1328 fu convocato da Papa Giovanni XXII ad Avignone con frate Guglielmo da Occam per un chiarimento definitivo. In realtà il papa voleva esautorarlo dalla carica,processarlo e condannarlo a morte. Con un sotterfugio i due frati riuscirono a fuggire da Avignone imbarcandosi su di un battello che li condusse in salvo dalla Provenza a Pisa presso l’imperatore. Lo scontro fra Ordine e Papato verteva su alcuni temi decisivi. Il Papa voleva che l’Ordine Francescano sciogliesse il voto di povertà dei beni e diventasse come tutti gli altro Ordini. L’Ordine criticava la Corte Papale perché aveva rinunciato alla povertà della Chiesa primitiva e attaccava il dominio temporale del Papa che imponeva i principi cristiani per legge attraverso l’imperatore anziché per fede e libero convincimento, sottraendo la Chiesa alla povertà e alla libertà evangelica.Vinse il Papa. Egli nominò un nuovo Generale dell’Ordine ubbidiente alle sue volontà e mise a tacere la rivoluzione francescana. Dopo cento anni il movimento francescano, che si era diffuso in Europa raccogliendo milioni di proseliti soprattutto fra i laici e contribuendo al profondo rinnovamento della Chiesa, entrò in una crisi lunga e profonda. D’altro canto le gerarchie ecclesiastiche continuarono a voler imporre i principi cristiani con la leggedegli Stati sostituendo alle armi le macchinazioni politiche. Solo riforma luterana prima e rivoluzione francese poi portarono in gran parte del mondolibertà degli uomini e libertà di fede.
LiberaChiesa in libero Stato, un principio sacro perché solo in uno Stato libero laChiesa può essere libera e i cristiani liberi di professare la fede perdiffonderla con il convincimento e non con la costrizione delle leggi. Faeccezione l’Italia dove dopo 700 anni nulla è cambiato nei rapporti fra Stato eChiesa e se non cambia con papa Francesco non cambierà mai più. Partendo daquesto convincimento ho fatto scrivere a Fra Michele una lunga lettera dipreghiera a Papa Francesco, accompagnata da undici lettere di bambini e ragazzid’Italia, che ho incontrato nella mia vita di pediatra girando per il nostropaese. Sono bambini e ragazzi di diversa età ed etnia , credenti e non, cheesprimono con innocenza le sofferenze patite in uno Stato senza cultura omeglio dominato dai divieti di una cultura clericale intollerante edemarginante. Sofferenze nella famiglia, nella scuola, nella chiesa.
Nellachiesa dove simonia e discriminazione sessuale allontanano dal Vangelo. Unabambina che non può servire messa né può aspirare al sacerdozio perché èfemmina. Un sacerdote bandito dallacomunità ecclesiale perché non può formare una famiglia. I genitori di unbambino che devono rinunciare al matrimonio in chiesa per il conto che glipresenta il prete. Nella scuola dove Stato e Chiesa convergono per mantenere ladiscriminazione sociale, etnica e religiosa. L’ora di religione cattolica checostringe i tanti bambini atei o stranieri e di diverso credo alla solitudine oall’ipocrisia di essere presenti senza esserci. Le scuole private cattolicheche selezionano ceti e fedeli e obbligano tutti i contribuenti italiani allaloro sovvenzione con esclusioni e privilegi rispetto ai bambini di altreappartenenze. Nella famiglia in cui un dogmatismo cieco e chiuso nega i dirittidelle persone a una genitorialità libera e responsabile e al testamentobiologico. Il divieto di fare un figlio per offrire un midollo nuovo allasorellina leucemica, il divieto di eseguire un aborto eugenetico, il divieto auna prostituta di essere una madre rispettata e di praticare il proprio lavoro in un luogoprotetto, il divieto di genitorialità per gli omosessuali, il divieto dieutanasia, il divieto di maternità alle donne che non producono ovociti.
Sesenza libertà e senza cultura non c’è progresso, questi bambini, questiragazzi, e le loro famiglie sono senza futuro. Ho scritto questo libro con FraMichele per contribuire a risvegliare le coscienze laiche e cristiane di questopaese, convinto che la rinascita dell’Italia provenga dai movimenti diliberazione civile prima che dall’economia. E’ indubbio che tutte le letteresollevano temi di grande attualità e tuttavia quelle sulla famiglia a me paionole più cruciali. Il punto di vista dei bambini sopra ogni vicenda getta unaluce ancora più forte e drammatica su questo connubio Stato-Chiesa che finiscecon l’apparire diabolico per le conseguenze laceranti che comporta su di loro.Nella lettera del ragazzo ebreo adottato da un padre omosessuale, quando questimuore, al compagno del padre è vietato di accompagnare il ragazzo all’ospedale,al funerale, a scuola, perché per la legge lui è un estraneo. Dove è qui lamisericordia? domanda il ragazzo al Papa. E poi aggiunge di pregare l’unico Diocomune e il Papa perchè rinunci non alle idee della Chiesa, che appartengonoalla sua comunità religiosa, ma ad ogni intolleranza verso tutti quelli chehanno un altro credo e un altro pensiero. Una preghiera commossa ed accoratache non può essere ignorata da un Papa che si ispira al francescanesimo e chevuole essere un Papa simbolo di misericordia e di pace per tutti, credenti enon.
Il libro verrà presentato allaSala Lignea della Biblioteca Malatestiana venerdì 4 dicembre alle ore 17. Siricorda anche che il Ponte Vecchio sabato 21 novembre alle 17 presenta lariedizione del libro di Armando Carlini sulla vita di Fra Michele da Cesena.Due occasioni imperdibili per ricordare uno dei più grandi esponenti del pensierofrancescano e del Medioevo Italiano.