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L’impresa che reagisce ed investe

     Giugno 23, 2017   No Comments

Intervista a Gianluca Salcini

 “Stiamo attraversando un prolungato momento di difficoltà del nostro paese. Ne  riscente tutta la nostra economia. E anche noi siamo parte di essa, anche se  registriamo, come azienda, ancora un trend positivo.” Gianluca Salcini comincia  così la nostra chiaccherata e subito prosegue “è ancora in crescita il nostro  fatturato, ma non parimenti con la stessa redditività. Non possiamo permetterci  errori. I nostri clienti sono esigenti e il nostro servizio è di una qualità che deve  essere sempre supportata e non diminuita. Devi essere all’altezza di impianti  adeguati, di organizzazione efficiente, di servizio impeccabile. Comporta investimenti, oculatezza di gestione organizzativa e finanziaria. Abbiamo bisogno di una situazione migliore di sistemazione del nostro insediamento, altrimenti si accumulano problemi e costi che possono darci fastidio. Adesso con molto impegno, e con oneri superiori a quelli che dovremmo avere, stiamo facendo fronte ad essi. Ma dobbiamo trovare con urgenza soluzioni appropriate.” Ho chiesto questa possibilità di incontro, perché Gianluca Salcini è un giovane imprenditore intraprendente e perché, nel panorama a tinte fosche che ci circonda e che lui stesso richiama, le sue aziende evidenziano un tend di performances positivo seppur non privo di difficoltà. Sta ampliando la sua lavorazione. Mantiene i livelli occupazionali. Talvolta abbisogna di nuova assunzione e se i progetti su cui sta impegnandosi troveranno adeguate soluzioni – come lui mi conferma – non sono eslcusi ulteriori positivi riscontri. Gianluca Salcini ha 43 anni. È originario di Viterbo. Si è trasferito a Cesena e da 23 anni ha creato qui la base operativa delle sue aziende. Si è fortemente radicato nel territorio dove ha trovato, allora, le condizioni favorevoli allo sviluppo della sua attività. ” La “Jolly service” è il logo aziendale della mia attività più conosciuto al momento. La Jolly – dice Salcini – è nata nel 2000 per offrire servizi logistici di varie tipologie” “Punto di partenza – continua Salcini – è l’accordo esclusivo con il gruppo IFCO, gestore di un parco mondiale di contenitori riutilizzabili per l’ortofrutta, che comprende il ritiro dei contenitori usati dalle piattaforme della GDO, il loro lavaggio e la distribuzione delle casse pulite in tutta l’Italia. Da questo punto di partenza la Jolly Service è cresciuta notevolmente negli ultimi 10 anni, ampliando da un lato la collaborazione con il gruppo IFCO, offrendo sempre più servizi aggiuntivi, e dall’altro lato acquisendo nuovi clienti, soprattutto nel settore ortofrutta, in Italia così come all’estero.” Nel 2006 la società nata inizialmente come srl è stata modificata in spa. Oggi la Jolly Service è una casa di spedizioni che dispone di oltre 100 camion a marchio, dando così lavoro a vari padroncini con servizio dedicato, oltre ad avvalersi dei servizi di altre aziende di autotrasporto, per trasportare le merci di 435 clienti oltre ai servizi svolti a favore della IFCO. “Nel 2011, in seguito ad evoluzioni che hanno riguardato la IFCO, per noi c’è stato un’ulteriore aumento di lavoro ed è stato necessario aggiungere un impianto di lavaggio nuovo, più potente e moderno degli impianti esistenti (lava oltre il 35% in più all’ora) Per mancanza di spazio, per la nostra attività che è il nostro grande problema attualmente qui dove siamo insediati, e d’accordo col cliente – spiega Salcini – è stata aperta una nuova sede operativa a Brescia dove l’attività viene svolta dalla società Algol srl di cui sono amministratore unico.” “A Brescia è stato preso in affitto un magazzino di quasi 6.300 metriquadri, ben attrezzato, in prossimità dell’uscita autostradale ad un costo minore rispetto a quello che abbiamo per un capannone vecchio di circa 25 anni a Pievesestina e non parimenti attrezzato. Le caratteristiche che devono avere i capannoni sono importanti in termini di impianti ed efficienza energetica.” A seguito dell’apertura del magazzino a Brescia con insegna “Algol” sono state divise le attività anche a Cesena. “I trasporti –specifica Salcini – vengono effettuati dalla Jolly Service, mentre la gestione del magazzino, con il lavaggio e le altre connesse funzioni, è passata ad Algol dal 1 settembre 2012 con un conferimento di ramo d’azienda. Attualmente la Jolly Service ha 6 dipendenti fissi, mentre la Algol ha 27 dipendenti nella sede di Brescia e 55 dipendenti nella sede di Cesena.” Ci dilunghiamo sulla questione degli spazi per l’attività lavorativa dopo aver girato in tre luoghi diversi dell’area industriale di Pievesestina per visionare la dislocazioni delle sedi separate in cui attualmente è costretto ad organizzare l’ attività delle sue imprese. Immagino che una simile situazione abbia dei costi maggiori? Mi risponde: “E’ ovvio e sono anche abbastanza sostenuti. Ci occorre però una situazione diversa per contenerli in modo appropriato” “La problematica nasce soprattutto dall’attività di lavaggio, che necessita di ampi spazi, soprattutto considerando la crescita già vissuta e anche prevista per gli anni successivi. Nell’anno 2008 l’azienda ha avuto difficoltà notevoli a trovare locali adeguati per la propria attività, visto la necessità di ampliare gli spazi per poter offrire i servizi richiesti dai clienti. In Via Tortona l’azienda disponeva di un solo impianto di lavaggio, mentre nel nuovo magazzino in Via della Cooperazione sono invece istallati tre impianti. E non finisce qui, oltre all’aumento della capacità dovuta all’aggiunta di ulteriori impianti, le quantità sono incrementate ulteriormente perché da metà 2009 si è reso necessario aggiungere un secondo turno di lavaggio a quello già esistente. E’ ovvio – continua Salcini – che con l’aumento della capacità produttiva nasce anche la necessità di ancora ulteriori spazi, molto più ampi, per il deposito e adibiti alle attività di carico e scarico.” La questione relativa alla pesantezza dei costi, pertanto inevitabilmente, è quella che torna più spesso nella nostra conversazione, ed è comprensibile. “Gli oneri sono sempre maggiori –dice Salcini – visto che oltre ai costi della crescita come per esempio l’assunzione di un meccanico dedicato alla manutenzione degli impianti o il maggiore consumo di energia elettrica, acqua e gas, si aggiunge l’affitto delle diverse dislocazioni che, purtroppo, è un costo e non un investimento.” “Già dal 2010, la struttura non permette né un’ulteriore crescita dei servizi già offerti né l’aggiunta di nuovi servizi. I nuovi servizi che la Jolly Service ha creato, su richiesta dei clienti, occupano sempre più spazi sia per l’esecuzione del lavoro, sia per i macchinari necessari per rendere un servizio professionale. Conseguente al problema degli spazi anche le condizioni di lavoro non sono sempre ottime.” Ritorniamo alla disamina più generale della condizione economica nella quale ci stiamo trovando, quella del Paese e quella locale. È chiaro che le difficoltà economiche spingono sempre più aziende a seguire una politica commerciale aggressiva ed invadente. E questo soprattutto in momenti difficili come questo che stiamo attraversando. “La possibilità di poter rispondere alle richieste dei clienti sottolinea Salcini – offrendo soluzioni personalizzate e aggiungendo ulteriori servizi è un fattore di prima importanza per quanto riguarda la fedeltà dei clienti e quindi per il successo futuro dell’azienda.” ” Abbiamo anche creato un servizio completamente nuovo per soddisfare il nostro più importante cliente, cioè la riparazione dei contenitori in plastica danneggiati. Abbiamo creato l’ambiente di lavoro e acquistato i macchinari necessari. Così abbiamo aumentato il lavoro e allo stesso tempo la soddisfazione del cliente”. Ho visto che vi state muovendo anche sulla quarta gamma, il cosidetto “convenience”. ” Sì è vero – dice subito Salcini – abbiamo implementato un’ulteriore nuovo servizio, dal 2010 aumentando in questo modo la quantità di casse che viene movimentata”. Mi fornisce dei dati: nel 2009 l’azienda ha aumentato il fatturato del 14% rispetto al 2008. Le quantità di cassette lavate sono invece aumentate del 5% nel 2010 e del 15% nel 2011. A settembre 2012 è stata superata la quantità rispetto a settembre 2011 del 20% e per fine anno è possibile ancora di più. Il fatturato complessivo previsto per il 2012 è di 40.000.000 di euro. “La mancata disponibilità di strutture adatte nel territorio cesenate rende necessaria la costruzione di un nuovo magazzino con gli spazi necessari e una suddivisione studiata per poter offrire tutta la gamma completa dei servizi nonché per poter crescere ancora nel futuro.” È la questione sulla quale Salcini ritorna con più preoccupazione ed insistenza, tanto è fondamentale , come egli insiste ad evidenziare mostrando dati e situazioni, per il futuro aziendale. Da alcuni anni Salcini ha proposto un progetto industriale consono al soddisfacimento delle sue esigenze che anche qui ha cercato di evidenziare con precisione e chiarezza. Si tratta di un insediamento in area appropriata per dimensioni e per contiguità ad altri insediamenti produttivi sul quale Comune e Provincia hanno convenuto. L’insediamento è finalizzato alla costruzione di un magazzino studiato appositamente, che permetterebbe all’azienda non solo di trovarsi finalmente locali adeguati al proprio lavoro ma anche di non avere ostacoli per un’ulteriore crescita nella realtà cesenate. “Vorrei che il nostro lavoro e lo sviluppo dello stesso fosse sicuro qui, continuando a dare le ricadute positive in termini occupazionali e di reddito che già consente e che, ci auguriamo, favorirà ulteriormente in modo crescente anche in futuro” “Abbiamo bisogno però anche di una collaborazione adeguata, in continuità con quella che in questi anni, per il progetto che dicevo, abbiamo riscontrato sia dal Comune, sia dalla Provincia. Abbiamo bisogno ancora della loro fattiva collaborazione per arrivare, dopo questi anni ad una conclusione che ci consenta di avviare il progetto e l’insediamento. Tutt’intorno c’è una situazione difficile di crisi, c’è una concorrenza esigente. Anche il tempo, dopo quello trascorso e specie in questi momenti non è una variabile da sottovalutare. So perfettamente – dice Salcini – che c’è la consapevolezza necessaria da parte di tutti. Ma abbiamo bisogno di collaborazione e di stringere i tempi. È questione fondamentale per la nostra attività, ma è anche questione importante per una fetta significativa della nostra economia locale, non credi?” Certo, ne sono convinto e del resto sono anche persuaso che ne siano consapevoli come me anche le forze sociali e gli stessi Enti locali. ” Sai? – mi dice Salcini, e vedo che ci tiene – ad Alfianello dove ho insediato il segmento aziendale che dicevo, ho trovato fattiva collaborazione con il Comune che si è dato subito da fare per insediare l’azienda e favorirne l’attività.” Il nostro incontro è terminato. Non mi sfugge che abbiamo parlato di sviluppo di attività imprenditoriale. Già! Di questi tempi si è più facilmente indotti a misurare difficoltà di varia natura ed in varie situazioni. Spesso, purtroppo, a soffermarci su prospettive che sono intrise di aspetti volti al pessimismo se non addirittura al declino. Per questo fa anche piacere constatare che c’è però reazione, impegno, tenacia e voglia di andare avanti, di investire, di sviluppare. Dico a Salcini che non può non essere motivo di soddisfazione anche per noi cittadini cesenati constatare che nella nostra realtà si muovono prospettive di segno positivo. “A Cesena mi sono trovato bene e mi trovo bene”. Lo dice con quell’incedere del suo parlare che tradisce la provenienza viterbese. ” Qui voglio continuare e vorrei sviluppare la nostra attività. Il legame con questa realtà territoriale e sociale è straordinariamente forte, reso ancor più tale da quando sono papà di Giulia”. Gianluca Salcini è diventato papà da poco e non trattiene la gioia e i sentimenti. Comprensibile, condivisibile. Noi ci auguriamo di poter ritornare ad un incontro con lui. Magari, a breve, nel nuovo stabilimento che significherà ulteriore sviluppo aziendale, ma anche economico e territoriale. L’auspicio è che la collaborazione richiesta anche alle istituzioni locali si manifesti fattiva, concreta, spedita.
Denis Ugolini

  •   Published On : 7 anni ago on Giugno 23, 2017
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  •   Last Updated : Giugno 23, 2017 @ 5:55 pm
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